di Mi Riconosci?
I Musei Civici di Venezia saranno chiusi fino ad aprile 2021 «a prescindere dalla decisione del governo che per ora ha disposto la chiusura dei Musei fino al 15 gennaio». Continua a leggere…
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I Musei Civici di Venezia saranno chiusi fino ad aprile 2021 «a prescindere dalla decisione del governo che per ora ha disposto la chiusura dei Musei fino al 15 gennaio». Continua a leggere…
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Il mondo della cultura, dei musei, delle biblioteche, dei circoli, degli archivi, non ci sta. Non ci sta ad essere dipinto come superfluo e sacrificabile, non ci sta ad essere il primo a chiudere e l’ultimo a riaprire, senza alcuna pianificazione.
Sono state le prime a chiudere e temono di essere le ultime a riaprire. Gli aiuti tardano ad arrivare e per ampie categorie non sono previsti affatto. Le realtà culturali e sportive non rappresentano il centro di alcun dibattito e non vedono proporsi alcun piano su come e quando riaprire, o su come poter tornare a offrire alla cittadinanza i loro servizi e spazi fondamentali, anche (e forse soprattutto) in una situazione così difficile.Continua a leggere…
Il mondo della cultura, dimenticato dalla narrazione governativa e dai vari DPCM, non può più stare a guardare. La chiusura a tempo indeterminato di teatri, cinema e musei, l’assenza di ristori per l’associazionismo culturale e per tanti lavoratori del settore, la lunga azione governativa volta a chiudere senza nessun piano per attraversare e superare la crisi, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso.Continua a leggere…
Cara Emergenza Cultura,
le polemiche strumentali attizzate sulla decisione di FP CGIL, CISL FP e UIL PA di indire uno sciopero nazionale dei dipendenti pubblici il 9 dicembre non devono a mio avviso sfuggire al vero nodo rivendicativo alla base dell’agitazione. Ed è questione che riguarda da vicino la discussione sulla gestione pubblica delle politiche culturali e quale ruolo debbano avere rispetto ai modelli di sviluppo che si scelgono.Continua a leggere…
Gli ultimi due DPCM emanati dal Governo – quello del 25 ottobre e quello del 3 novembre – hanno inciso in maniera dura sul settore culturale prima che su tanti altri settori, prevedendo prima la chiusura diretta e indistinta di teatri, cinema e circoli culturali, poi di musei e mostre, biblioteche e archivi.
di Daniele Vicari
Per capire la rabbia di lavoratori e artisti dello spettacolo che in questi giorni hanno partecipato alle proteste esplose in tutta Italia, basta consultare studi e documenti degli anni scorsi e si scopre facilmente che il Covid s’è abbattuto su un settore mal governato, basato su una estrema frammentazione del lavoro, privo di reali tutele e diritti per la gran parte dei lavoratori.Continua a leggere…
della
“La ricostruzione post terremoto la vivo quasi come un dramma. La Soprintendenza ai beni culturali dell’Umbria ha una struttura inadeguata nel numero di personale a disposizione e non siamo in grado di far fronte alla valanga di richieste di autorizzazione che ci arriveranno”Continua a leggere…
Dichiarazione comune dei sindacati CGT Culture (Francia), FP CGIL (Italia), PCS Culture Group (Regno-Unito)
I lavoratori dei Servizi Pubblici Culturali, dell’Arte e della Cultura che rappresentiamo stanno affrontando una vera e propria tragedia umana, economica e sociale causata dalla pandemia di Coronavirus ma anche dalle politiche di austerità e tagli di bilancio. Continua a leggere…
di Camilla Mozzetti
Hanno vinto l’ultimo concorsone del Comune di Roma per fare i bibliotecari ed essere dunque assunti nelle biblioteche pubbliche della Capitale che da anni fanno i conti con una pesante (e crescente) assenza di personale.Continua a leggere…