I lavoratori e le lavoratrici della cultura prendono parola: oltre il G20

Mi Riconosci?

Ieri mattina alle ore 10 presso Largo Gaetana Agnesi si è tenuta la manifestazione organizzata dall’associazione Mi Riconosci? e il sindacato USB, animata da rappresentanti di varie associazioni come Associazione Archivistica Italiana, Associazione Italiana Educatori Museali, Artworkers Italia e C.L.A.P Spettacolo. Tra i presenti anche lavoratori e professionisti del settore culturale che hanno arricchito la mattinata con le loro testimonianze.

“I numerosi e interessanti interventi hanno evidenziato come lavoratori provenienti da realtà molto diverse rivendichino le stesse istanze – dichiarano gli organizzatori – stabilità contrattuale ed equità salariale, riconoscimento delle professionalità, investimenti a favore di un sistema culturale a servizio della comunità. Forti le critiche alle politiche ministeriali che da anni ignorano le condizioni in cui versa il mondo della cultura”.

Dopo un presidio ricco di analisi e proposte, interviste a radio e stampa ed esibizione di striscioni e cartelli che recitavano slogan come “Senza Cultura Nessun Futuro” e “Non è tempo libero”, alle 15 i partecipanti si sono riuniti in assemblea sul Colle Oppio per cercare strategie comuni sulle quali basare le future lotte. Dopo il dibattito sono stati individuati i concetti chiave condivisi da tutte le associazioni partecipanti, chiariti alla conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede di Italia Nostra.

Per ridare dignità al lavoro delle professioniste e dei professionisti dei beni culturali è necessario un cambio di paradigma che consideri la cultura come bene comune e non come merce asservita alle logiche del profitto. “Oltre il G20: Senza Cultura Nessun Futuro” è il primo passo di un percorso condiviso che continuerà a perseguire questo obiettivo.


 
 

 

 

Leggi anche

Altri articoli