Gentile Signor Ministro,
circa un mese fa, il 17 dicembre 2019, in occasione della “restituzione ai cittadini” dei Giardini Reali di Venezia, per elogiare la munificenza dei mecenati che avrebbero reso possibile l’evento,
lei ha dichiarato che “questa è una bellissima storia d’amore e generosità che deve essere d’esempio per altre storie simili che devono partire nel nostro paese”.
Siamo abituati, ma non rassegnati, alla incessante privatizzazione dei beni e degli spazi più preziosi delle nostre città, sottratti ai cittadini e consegnati ai privati investitori ed ai loro clienti, ma l’episodio avvenuto l’altro giorno a Venezia, e riportato dal Corriere del Veneto del 22 gennaio 2020, ci sembra richieda una sua esplicita presa di posizione.
A un gruppo di bambini, accompagnato dalle maestre, è stato impedito di sostare all’interno dei Giardini Reali e mangiare un panino; sono stati messi alla porta e hanno dovuto sedersi per terra e consumare la merenda in strada. L’operazione è stata gestita dal personale della Venice Gardens Foundation, una onlus alla quale è stato concesso il controllo dei giardini (5500 mila metri quadrati contigui a Piazza San Marco comprensivi di lussuosa caffetteria di nuova costruzione con vista sull’antistante bacino) al canone di 28.000 euro annui (poco più di 2000 euro mensili).
La presidente della Fondazione, Adele Re Rebaudengo, a commento dell’accaduto, ha peraltro ribadito che intende far rispettare il “decoro” e si è rivolta al sindaco affinché faccia applicare il regolamento che lei stessa ha scritto.
Di fronte ad un tale evidente stravolgimento delle funzioni del nostro patrimonio, a partire da quella – fondamentale – di educazione civica, le chiediamo di adoperarsi affinché il Comune riveda radicalmente il contratto di concessione alla Venice Gardens Foundation che lungi dall’essere considerata un mecenate degno di plauso, ha interpretato nel modo peggiore il proprio ruolo di gestore di un bene della collettività.
A lei quindi ci rivolgiamo affinché la valorizzazione dei Giardini Reali, così come di qualsiasi altro bene culturale, sia garantita a tutti secondo i principi enunciati nell’articolo 6 del nostro Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio: “La valorizzazione consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso.”
Paola Somma, Lidia Fersuoch, Maria Pia Guermandi, Vezio De Lucia, Tomaso Montanari, Filippo Maria Pontani, Pier Luigi Cervellati, Giovanni Losavio, Vittorio Emiliani, Paolo Berdini, Giorgio Boscagli, Nino Criscenti, Cesare Chiericati, Salvatore Giannella, Alfredo Antonaros.
FQ,