Riforma MiBAC, Corrado (M5S): “non si concilia con la politica culturale pentastellata”

Critiche alla riforma Bonisoli, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 7 agosto, arrivano da un membro dello stesso partito del ministro Bonisoli, la senatrice Margherita Corrado del

Movimento 5 Stelle, archeologa, che affida a una nota dello scorso 9 agosto le proprie rimostranze sui modi e sui contenuti del provvedimento che entrerà in vigore il prossimo 22 agosto.

Dopo aver plaudito al concorso per i 1.052 assistenti alla fruizione, accoglienza e sorveglianza (benché venga criticata la riserva del 30% dei posti ai militari), Corrado afferma che serpeggia malumore per la riorganizzazione del MiBAC voluta da Bonisoli. “Anche i parlamentari M5S nelle commissioni Cultura di Camera e Senato”, dichiara Corrado, “hanno potuto leggere il testo solo sulla Gazzetta Ufficiale di martedì 7”. La senatrice critica anche la mancanza di discussione attorno alla riforma: “Alla breve esposizione del progetto, il 19 marzo, non è seguito alcun momento di condivisione con la commissione tecnica insediata dal Ministro, né alcun vaglio di bozze. Non si è tenuto conto, inoltre, delle preoccupazioni espresse dai presenti all’incontro, inclusa quella, sostanziale, nei confronti della prospettata ‘dittatura’ del già potentissimo Segretario Generale”.

Infine, sottolinea Corrado, “non si comprende come un ulteriore accentramento dei poteri nelle mani del dirigente che nel MiBAC già aveva più degli altri un profilo politico invece che tecnico (e l’ultima frontiera è caduta proprio con la nomina dell’attuale, dipendente della P.A. ma alieno al settore dei beni culturali), possa rispondere alle esigenze del dicastero che il governo giallo-verde ha affidato a Bonisoli, né come detta scelta si concili con la politica culturale pentastellata”.

 

Finestre sull’Arte,  13/08/2019

 

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