Comitato Idonei Mibact, Le assunzioni dei vincitori del concorso e quelle per decreto. Franceschini faccia chiarezza

COMUNICATO STAMPA

MINISTERO BENI CULTURALI – LE ASSUNZIONI DEI VINCITORI DEL CONCORSO E QUELLE PER DECRETO

“Franceschini faccia chiarezza”

“Quali sono i criteri adottati dal Mibact per assumere i funzionari ai beni culturali?” È la domanda che il Comitato idonei Mibact rivolge al ministro Franceschini.

Il 24 maggio 2016 viene pubblicato il bando di Concorso per l’assunzione a tempo indeterminato presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) di 500 funzionari (III area personale non dirigenziale, posizione economica F1) da inquadrare in 9 profili professionali: antropologo (5 posti), archeologo (90 posti), architetto (130 posti), archivista (95 posti),bibliotecario (25 posti), demoetnoantropologo (5 posti), promozione e comunicazione (30 posti), restauratore (80 posti) e storico dell’arte (40 posti).

Il bando registra un’adesione consistente e il 30 giugnopervengono 19.479 iscrizioni così ripartite: 3.623 per Funzionario Architetto; 1.092 per Funzionario Bibliotecario; 274 per Funzionario Antropologo; 4.700 per Funzionario della promozione e comunicazione; 247 Funzionario Demoetnoantropologo; 3.286 per Funzionario Archeologo; 2.092 per Funzionario Archivista; 1.749 per Funzionario Restauratore; 2.416 per Funzionario Storico dell’arte.
Gli aspiranti funzionari hanno sostenuto, nell’ordine, una prova preselettiva, due prove scritte, una prova orale, finalizzate a verificare la preparazione nelle discipline legate a ciascun proprio profilo professionale, oltre a diritto pubblico, diritto amministrativo, diritto dei beni culturali, diritto europeo, lingua inglese, informatica, organizzazione del Mibact.
A dicembre 2017 sono stati pubblicati i Decreti Direttoriali di assunzione in ruolo dei profili di demoetnoatropologo, storico dell’arte, archeologo, mentre i funzionari antropologi e bibliotecari sono in servizio rispettivamente da marzo e da giugno 2017. Altri profili sono ancora in attesa del DD di assunzione (Promozione e Comunicazione ed Archivisti) o della graduatoria definitiva (Architetti e Restauratori, quest’ultimi hanno terminato le prove orali nel mese di dicembre 2017).
Al Ministro On. Dario Franceschini va il merito di aver indetto il concorso, di aver fin da subito aumentato il numero delle assunzioni, includendo non solo i vincitori ma anche parte degli idonei, e di aver chiesto, nella Legge di Bilancio 2018, ulteriori 200 unità da attingere dalle graduatorie degli idonei dei diversi profili concorsuali (arrivando a 1000 posti totali). Aumento che, però, non esaurisce le graduatorie degli idonei.
Tuttavia nella stessa Legge di Bilancio viene avanzata una proposta anomala rispetto al normale procedimento di reclutamento del personale previsto dal Testo Unico del Pubblico Impiego (D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165). La mozione prevede, infatti, il rinnovo di contratti a tempo determinato di 60 esperti (30 Archeologi, 15 Archivisti, 15 Bibliotecari, Area III, F1), che sono stati scelti mediante una procedura, riservata a soggetti entro il quarantesimo anno di età, articolata in una preliminare valutazione dei titoli sulla base della quale solo alcuni hanno avuto accesso a un colloquio orale, incentrato sulle competenze specifiche di ciascuna disciplina. Questo bando, deliberato dalla DG ORG del MIBACT il 22 dicembre del 2015, era volto a “fare fronte a esigenze temporanee”, come dichiarato dal Ministero stesso e
i suddetti professionisti hanno sottoscritto un contratto a tempo determinato di 9 mesi, giunto a scadenza il 30 settembre 2017. La proposta di rinnovo giunge, quindi, in un momento in cui, oltre a essere già state immesse nuove forze mediante le assunzioni a tempo indeterminato, sono già nella disponibilità del MIBACT le graduatorie degli idonei del concorso a tempo indeterminato, venendo meno quelle esigenze temporanee e urgenti in grado di giustificare il reiterare dei contratti a tempo determinato. Si ricorda che il TU del Pubblico impiego (D. Lgs. 165/2001) all’articolo 36, comma 1 recita “Per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario le pubbliche amministrazioni assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato seguendo le procedure di reclutamento previste dall’articolo 35”; al comma 2 si aggiunge “Le amministrazioni pubbliche possono stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato […] per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale e nel rispetto delle condizioni e modalità di reclutamento stabilite dall’articolo 35. […] Per prevenire fenomeni di precariato, le amministrazioni pubbliche […] sottoscrivono contratti a tempo determinato con i vincitori e gli idonei delle proprie graduatorie vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato”.

Stando alla legge succitata, l’inserimento dei rinnovi contrattuali del personale a tempo determinato, selezionato con criteri estremamente diversi da quelli della procedura a tempo indeterminato, risulta incomprensibile. Tuttavia non si può non pensare che l’operazione sia volta alla stabilizzazione del suddetto personale, stando a quanto contenuto nel Decreto Madia (D. lgs. 25 maggio 2017, n. 75), che prevede un piano straordinario per il triennio 2018-2020, volto a integrare con nuovi contratti a tempo indeterminato i lavoratori che abbiano prestato servizio nella Pubblica Amministrazione per almeno 3 anni non continuativi negli ultimi 8 anni. Il Comitato Nazionale XXVII Ottobre, che si occupa di vincitori e idonei di concorso non assunti da anni, ha presentato un’interrogazione parlamentare proprio su questa vicenda.
A questa previsione si aggiunge, nella medesima Legge di Bilancio 2018, l’approvazione da parte della Commissione Bilancio della Camera dei deputati, all’interno del pacchetto emendamenti cultura, di una norma (AC 4768, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020” Art. 1, comma 185-bis) che consentirà la stabilizzazione della segreteria tecnica del Grande progetto Pompei, con oneri massimi di 500 mila euro annui a decorrere dall’anno 2018. Tale iter, che verrà avviato dal Mibact entro il 31 marzo 2018, si concretizzerà in una nuova procedura selettiva per soli titoli e colloquio finalizzata all’inquadramento nella area III, posizione economica F1, nei profili di archeologo, architetto e ingegnere, dei soggetti che abbiano prestato servizio, entro la medesima data, per almeno 36 mesi nell’ambito della Segreteria tecnica di progettazione operante presso il Parco archeologico di Pompei, costituita per accelerare la progettazione degli interventi previsti nell’ambito del Grande Progetto Pompei. Preme ricordare che tale personale, selezionato secondo quanto previsto dall’Avviso del Segretariato generale del 21 agosto 2014, non ha avuto un contratto a tempo determinato con il Ministero, ma un incarico di prestazione professionale a Partita iva, come tanti altri validi professionisti sparsi sul territorio italiano, ma per i quali non è stata prevista una stabilizzazione ad hoc.

Il comitato idonei concorso MIBACT, pur nell’apprezzamento degli investimenti nel settore dei beni culturali attuati negli ultimi anni, pone alcuni quesiti in merito alle situazioni sopra enunciate:perché il Ministero, pur avendo speso risorse economiche per la selezione di personale mediante una procedura concorsuale a tempo indeterminato, preferisce stabilizzare personale selezionato con finalità specifiche e connesse alle esigenze dettate dal Progetto Grande Pompei, che si avvia alla conclusione?
perché viene ritenuto prioritario rinnovare contratti a tempo determinato per coprire esigenze di personale per le quali i professionisti selezionati mediante la procedura a tempo indeterminato avrebbero le competenze adeguate?

Nel rispetto delle indubbie capacità dei colleghi scelti mediante le procedure precedentemente richiamate, chiediamo che gli idonei delle graduatorie del Concorso dei 500 professionisti a tempo indeterminato costituiscano la scelta prioritaria del Ministero per sopperire alle necessità organiche degli uffici.

Si chiede quindi l’immediata sospensione delle procedure illegittime, nel rispetto della legalità dello Stato e della dignità di chi ha partecipato a regolari concorsi, auspicando che nel nostro Paese vi possa essere la certezza del diritto e della giustizia sociale.

Comitato Idonei Mibact

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