Tomaso Montanari
Sono felice che il sindaco e la giunta della mia città, Firenze, abbiano rinunciato all’azione risarcitoria nei miei confronti che avevano annunciato dopo la mia intervista a «Report» dell’8 giugno 2020.
Ho accettato la proposta di addivenire ad una definizione stragiudiziale della controversia «senza alcun riconoscimento delle rispettive ragioni»: e dunque senza presentare delle scuse, cosa che avrei ritenuto inaccettabile.
Ho invece accettato di buon grado di dirmi «dispiaciuto» di aver usato una terminologia che il sindaco e la giunta hanno ritenuto diffamatoria.
Rivendico la mia analisi politica, convinto che questa città sia da molto tempo abbandonata agli interessi privati, e tradita nel suo pubblico interesse. E preferisco dedicare il mio tempo e il mio patrimonio non a dovermi difendere in un tribunale, ma a combattere, insieme a tanti fiorentini che non si rassegnano, contro questo insostenibile e distruttivo modello politico e sociale, contribuendo ad elaborarne uno radicalmente alternativo.
Fotografia di Stefano da Flickr.
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