Missione Venezia

di Paola Somma

Il Palazzo Ducale di Venezia rimarrà chiuso dal 3 al 5 novembre. Il cartello affisso davanti all’ingresso “si scusa per il disagio”, ma non indica i motivi della chiusura. Forse, fornire informazioni ai cittadini è sembrato superfluo dal momento che la stampa locale sta dando ampio risalto alla notizia che il comune ha affittato il palazzo alla troupe di Tom Cruise, per girarvi alcune scene del nuovo episodio di Mission Impossible.

Le riprese avrebbero dovuto tenersi in marzo, ma all’epoca vennero bloccate dal lockdown. Si racconta che, nei mesi successivi, la produzione avrebbe voluto riprodurre le location in studio e terminare il film, ma Tom, che “ama l’Italia” ed è anche uno dei coproduttori, avrebbe detto “voglio che i miei soldi vadano a un territorio che ha tanto sofferto per la pandemia”. In ottobre quindi, è tornato in Italia, prima a Roma dove, oltre a sfrecciare su motociclette della polizia di stato, ha affittato un piano del Policlinico, provocando disagi a malati e personale sanitario, ed è poi sbarcato in laguna, “conquistandosi immediatamente la simpatia dei veneziani che saluta con grandi sorrisi”.

Accolto con comprensibile sollievo dalle circa 200 comparse e dai lavoratori dello spettacolo ingaggiati per qualche giorno, l’arrivo di Tom Cruise viene descritto con entusiasmo da molti siti di promozione turistica e da alcune agenzie immobiliari.

Ad esempio, siviaggia.it si rallegra perché nella “nostra splendida perla lagunare” la star girerà avventurose riprese “in tantissimi scorci turistici riconoscibili e nell’iconica piazza san Marco, luogo imprescindibile per chi visita Venezia per vacanza, lavoro o missioni segrete”. E il palazzo Ducale sarà “una scenografia unica” che consentirà all’agente segreto interpretato da Cruise, di “sbizzarrirsi nelle sue fughe tra le sale del Senato, i sotterranei, il ponte dei Sospiri, e soprattutto nella maestosa sala del Maggior Consiglio”, dove saranno girate le scene di una grande festa.

Engels&Volkers, invece, l’immobiliare che quotidianamente intasa le cassette delle lettere dei veneziani con proposte di acquisto delle loro (ultime) case, ha preparato un apposito volantino intitolato “Comprare casa a Venezia per incontrare Tom Cruise”, nel quale spiega che “i fortunati proprietari di casa a Venezia, aggiungeranno al sogno di vivere in una delle città più belle del mondo l’adrenalina di essere dentro un set cinematografico” e, aggiunge, “chissà che anche Tom Cruise, innamorato di Venezia, non decida di comprar casa all’ombra di san Marco, magari scegliendo proprio uno dei nostri appartamenti di lusso”.

Il linguaggio dei promotori turistici e immobiliari può non piacerci, ma fa parte del loro lavoro. Difficile, invece, trovare giustificazione all’osceno comunicato della Fondazione dei civici musei che testualmente recita “è una grande occasione di esposizione e rilancio sul piano internazionale della magnificenza di Palazzo Ducale e della stessa città di Venezia”. Le riprese, precisa la direzione dei musei, avverranno in giorni infrasettimanali “quando la richiesta di visita è inferiore, nel rispetto assoluto del palazzo e delle opere che custodisce”.

I termini del contratto d’affitto non sono ufficialmente noti. Si parla di duecentomila euro per tre giorni, con una clausola che impegna  gli affittuari a “valorizzare il bene culturale che custodisce opere d’arte dal valore eccezionale”, ma non è chiaro quali costi rimangano a carico della città.

Ieri sera, intanto, mentre i cittadini attendevano di sapere a che ora scatta il coprifuoco, piazza san Marco illuminata da potenti fari, è diventata “un set spettacolare”. Anche il campanile è stato appositamente illuminato e, mentre sotto i portici file di candele creavano “un’atmosfera suggestiva”, un video mapping con un gioco di luci proiettato sulle facciate ha fatto “esplodere” il Palazzo.

Le riprese sono durate tutta la notte. Missione compiuta.


Fotografie di Paola Somma