“Degrado e decoro sono parole magiche, usate in maniera trasversale, confusa, pervasiva. E’ un dispositivo per l’esclusione”, recita Daniele.
E’ un modo per allontanare gli indesiderati, per escludere, reprimere gli ultimi della società.
Sono indecorosi i migranti, le prostitute, gli ultrà, i poveri, i senzatetto. Indecorosi sono i giovani. Le città sono sistemi complessi; chi agita la parola decoro vuole che siano ambienti lisci, asettici: “Nessuno può disturbare la produzione e il consumo. Gli affari, il turismo…Chi lo fa è indecoroso”.
Luigi Lollini, Controfigura, Edizioni Alegre
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Si ringrazia per la segnalazione FòriMercato – rete sociale – di Firenze, che ha organizzato la presentazione del libro.