Indispensabili piano per il decoro e vincolo generale
Roma, non c’è più argine al peggio. Dopo piazza di Spagna, Borgo Pio e Corso Rinascimento, McDonald’s conquista altri luoghi fondamentali della Grande Bellezza di Roma omologandola
tutta quanta al livello di un fast food turistico di massa. Dal verde vivaio sopra Caracalla al Pantheon. In tal modo si consegna disarmata la Capitale d’Italia, l’identità storica e culturale della la città antica più vasta e più bella del mondo ad una standardizzazione al ribasso del tutto inaccettabile rappresentandone plasticamente un declino e un degrado estetico senza fine. Ricordiamo che la stessa Giunta comunale di Firenze si è fermamente opposta alla installazione di un McDonald’s in piazza Duomo. Perché a Roma, al contrario, non si muove un dito contro lo stravolgimento di piazza del Pantheon? Del Pantheon, nientemeno.
E’ una buona notizia che la Giunta tenti di bloccare l’installazione, autorizzata dalla Soprintendenza e dal I° Municipio, di un bistrot McDonald’s nella bella area verde del vivaio Eurogarden all’ingresso dall’alto della zona, stupenda, di Caracalla: noi siamo da sempre convinti che il patrimonio di verde, pubblico e privato, di Roma debba essere difeso, migliorato e semmai incrementato (è grave che questo impianto abbia avuto il placet del I° Municipio). Di questo passo, a quando una serie di banchi di mescita sulla Passeggiata Archeologica? O il massiccio ingresso di colossi alimentari di cui qualcuno già vaneggia?
Chiediamo al ministro per i Beni Culturali, Alberto Bonisoli, alla nuova Sovrintendente Capitolina, Maria Vittoria Marini Clarelli, di intervenire immediatamente per impedire l’insediamento del McDonald’s a piazza del Pantheon. Anche come gesto simbolico. Bisogna incrementare e non impoverire la qualità del decoro urbano già pesantemente intaccato con un involgarimento che sembra non avere fine. Così facendo si “uccide” Roma, la sua qualità, il suo fascino davvero unico. Il Sito Unesco imporrebbe da sé scelte di qualità, dovrebbe imporre quel piano per il decoro di cui si parla da decenni con l’adozione di parametri per le vetrine,di materiali, di colori, di dimensioni, ecc.. Ma il nuovo caso impone un piano di tutela più impegnativo, e cioè il vincolo generalizzato sull’intera città storica.
Adriano La Regina, archeologo, Accademico dei Lincei
Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano
Andrea Costa, presidente Comitato Roma 150
Vittorio Emiliani, presidente Comitato per la Bellezza
Rita Paris, presidente Ass. Ranuccio Bianchi Bandinelli
Gaia Pallottino, responsabile coord. Residenti Città storica
Fulco Pratesi, presidente onorario e fondatore WWF Italia
Maria Rita Signorini, presidente nazionale Italia Nostra
Pietro Giovanni Guzzo, archeologo, Accademico dei Lincei
Fausto Zevi, archeologo, Accademico dei Lincei
Fulco Pratesi, presidente onorario WWF
Nicola Caracciolo, presidente onorario Italia Nostra
Valerio Magrelli, poeta
Maria Pia Guermandi, Emergenza Cultura
Mirella Belvisi, vice-presidente Italia Nostra Roma
Paolo Berdini, urbanista
Massimo Teodori, storico
Vezio De Lucia, urbanista
Gianfranco Amendola, ambientalista, già magistrato
Bruno Piattelli, stilista
Lucio Caracciolo, direttore di Limes
Marco Tullio Giordana, regista
Tomaso Montanari, storico dell’arte, docente a Siena
Paolo Liverani, archeologo, docente a Firenze
Carlo Pavolini, archeologo,
Luca Verdone, regista
Pio Baldi, storico dell’arte, già soprintendente
Luca Zevi, architetto
Alberta Campitelli, storica dell’arte e dei giardini
Donata Levi, Patrimonio Sos
Rossella Sleiter, giornalista, specialista di giardini
Giuseppe Cederna, attore e scrittore
Alberto Abruzzese, sociologo
Annalisa Maccari, docente di diritto, Siena
Alfredo T. Antonaros, scrittore
Nino Criscenti, giornalista e produttore tv
Natalia Piombino, docente New York University- Florence