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Categoria: Appuntamenti

R-Esistenza Resiliente. A Matera una marcia per la cultura ed il lavoro

16 febbraio 20212 aprile 2021 Emergenza Cultura

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Tomaso Montanari dialoga con gli Urbanisti perUnaltracittà

9 febbraio 20212 aprile 2021 Emergenza Cultura

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“A cosa serve Leonardo?” Italia Nostra ed Emergenza Cultura dialogano con Gino Famiglietti e Tomaso Montanari

5 gennaio 20218 febbraio 2021 Emergenza Cultura

Venerdì 15 gennaio 2021 alle ore 17.30 in diretta Facebook, Gino Famiglietti e Tomaso Montanari dialogano con Italia Nostra ed Emergenza Cultura intorno al loro libro A cosa serve Leonardo? La ragion di Stato e l’Uomo vitruviano (ed. Scienze e Lettere, 2020).Continua a leggere…

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diritto alla città Firenze lavoro Manlio Lilli musei paesaggio patrimonio culturale Tomaso Montanari turismo Venezia

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Dal 30 settembre in libreria i primi due libri della collana #Antipatrimonio curata da @mpguermandi e @tomaso.montanari, edita da @castelvecchieditore in collaborazione con Emergenza Cultura
«171 camere, 66 nel monastero della chiesa di San Paolino, 104 nella nuova costruzione sul retro, con annesso parcheggio sotterraneo in area a vincolo archeologico. Queste sono suddivise secondo la tematica Inferno o Paradiso, tra pareti rosse, “scritte sui vetri e lampadari capital nelle stanze dedicate al regno di lucifero e acquasantiere, ali portatili e colori eterei nelle stanze dei beati”».
«La progressività fiscale avrebbe preso i soldi dalle tasche dei ricchi per permettere allo Stato di mantenere i monumenti senza dover tornare a ringraziare i signori, come nell’antico regime. Ma oggi, dopo aver smontato la progressività fiscale e aver rimesso financo il governo della cosa pubblica nelle mani dell’aristocrazia finanziaria, lo Stato è povero, e alcuni pochissimi privati sono ricchissimi».
«Un secolo fa, i cronisti del quotidiano socialista "Il secolo nuovo" osavano definire vita fittizia quella di una città in balia di esercenti e albergatori. Oggi, la ri-presa di Venezia, intesa nel senso letterale di ri-occupazione da parte degli investitori turistici dopo la tregua imposta dal Covid, è salutata con unanime entusiasmo dalla libera stampa che da alcuni mesi ci subissa con le cronache del meraviglioso Rinascimento in atto».
Novità in arrivo!
«Con l’arroganza che è ormai ben nota, ha tirato diritto: andando platealmente a sbattere insieme a tutta la struttura che gli è stata affidata. Franceschini ha scritto che si assumeva la completa responsabilità di quella nomina: ora che il nominato è stato messo in mora dal capo del suo stesso governo, ci dimostri che è persona di parola, che onora le proprie responsabilità. E si dimetta».
«Ci hanno chiesto di continuare così, di segnalare ogni bando poco opportuno e ogni problema» offrendo l’ennesimo servizio gratuito al Ministero ma, concludono le attiviste «ciò che avranno invece è gettare ancor più benzina sul fuoco di una rabbia e di una frustrazione che caratterizza decine di migliaia di professionisti dei beni culturali, stretti in uno sfruttamento che le istituzioni statali continuano attivamente ad alimentare».
«La notizia dell’apertura non può che essere guardata con favore. È evidente. Perché lascia presagire una fruizione, finalmente continuativa. A differenza di quel che è accaduto finora, dal 2016. Quando ha chiuso alle visite. Peccato che in realtà poco cambi. E che “l’apertura democratica” della quale parlava Schmidt non si concretizzerà. Il motivo? Il costo del biglietto normale».
«Finché la maggioranza di politici e amministratori cercherà il consenso al livello più basso e considererà il territorio una merce di scambio, ben pochi passi avanti si faranno: ambiente, paesaggio e territorio sono beni comuni, collettivi, diffusi, e ogni attentato va considerato un delitto».

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