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Tag: Marzio Fatucchi

«La politica ha solo subito il mercato. Così Firenze ha superato Venezia»

31 maggio 2021 Emergenza Cultura

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«Il sagrato della Basilica non esiste (e non si salva) senza la piazza: è un tutt’uno, e non è un mangificio, ma uno spazio pubblico monumentale. La ratio che sorregge questa proposta è che la città non si cura svuotandola, ma riempiendola. La soluzione non sono cancelli, ma famiglie, bambini e nonni che la sera si trovino nella "loro" piazza: : come una comunità, pacifica e aperta».
«C’è la vita dei residenti che va rispettata, ma quando ci sono dei problemi, dei conflitti tra interessi, tutti validi, vuol dire che manca la politica, che non sa trovare soluzioni, questo è il vero problema ... La soprintendenza qui non centra nulla, ha verificato che sono strutture rimovibili, questa è una scelta politica».
«Ci si attende una stagione turistica da record, con visitatori da tutta Italia e il ritorno dei turisti stranieri, dopo l’annus horribilis del 2020. Ma l’intero patrimonio artistico, archeologico e museale pugliese è in una situazione drammatica per una grave carenza di personale».
«Il percorso del “GRAB alternativo” proposto alle amministrazioni da Italia Nostra Roma, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, Comitato per la bellezza (elaborato da chi scrive) prevede un circuito diverso, in grado di offrire più mobilità sostenibile per tutti, per gli spostamenti della vita quotidiana, oltreché per il tempo libero con l’obiettivo dell’avvicinamento e non dell’attraversamento dei luoghi di interesse. Nessun impatto con ville, luoghi sensibili, aree archeologiche, parchi archeologici. Nuovi luoghi da scoprire nella città, altrettanto interessanti e di valore, ma meno collegati e noti, comunicazione con periferia ed agro romano, nuovi paesaggi da valorizzare.
Coalizione Articolo 9, insieme di associazioni nato per salvare il paesaggio e la biodiversità, chiede con forza di avere il suo spazio di rappresentanza nell’organismo di consultazione previsto dall’articolo 3 del decreto Semplificazioni. Dà appuntamento per una prima civile protesta in Piazza Montecitorio nella mattina del prossimo 10 giugno.
«Riassumiamo: si potrebbe rendere visitabile Santo Stefano senza toccare l’ambiente e la storia, e anzi creando lavoro in una economia virtuosa. Ma i fondi ci sono solo per il cemento, non per la sostenibilità ambientale. È, questo, il meccanismo infernale che distrugge insieme ambiente e lavoro».
«Così è ri-cominciata l’era delle Grandi Navi a Venezia. Si era interrotta nel febbraio 2020, con la pandemia. È ripresa non appena si è avuta una parvenza di normalità. Sulle sponde, gente dai sentimenti opposti. Più numeroso il popolo dei No Grandi Navi, che da anni chiede il rispetto delle leggi e dei decreti che dal 2012 hanno messo al bando le navi con più di 40mila tonnellate dal cuore della città».
«Che ne sarà, allora, della vuota fattoria delle Cascine? O del secentesco palazzo di via Micheli, oggi biblioteca di Architettura, se ne avvenisse la (più volte ventilata) vendita? Alberghi di lusso, molto probabilmente: nessun privato comprerebbe edifici di tal fatta per non trarne il massimo profitto».
«Nella semplificazione “variante Draghi”, la tutela del patrimonio culturale viene letteralmente massacrata: si crea il monstrum giuridico di una controllabile Soprintendenza speciale incardinata a Roma che tratterà tutti i progetti del Pnrr che riguardano più di una soprintendenza (ma che potrà avocare anche gli altri), anche avvalendosi di “esperti” esterni (leggi: cavalli di Troia)».

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