Come riportare gli abitanti nelle città svuotate di turisti

di Francesco Erbani

Eccone uno. Un occhio esperto l’ha individuato su un sito di offerte immobiliari di Roma. L’appartamento è luminoso, i mobili sono bassi, squadrati e di legno chiaro, idem la testata del letto e i comodini, e poi c’è la lampada con l’abat-jour e sulle poltroncine foderate di cotone bianco sono sistemati gli asciugamani, mentre da un vassoio di plastica spunta un set per il bagno e la doccia.

Continua a leggere…

Francesco Erbani, Mibact, i ritardi del concorsone 70 assunzioni su 800 previste

A un anno e mezzo dalla prova architetti, archivisti e altri esperti restano (per adesso) a casa. E a risentirne è il sistema della tutela

Viene presentato come il punto di svolta nella tutela dei beni culturali in Italia. Un punto di svolta atteso da troppi anni, che il ministro Dario Franceschini esibisce come un vano della propria gestione. Ma il concorso er assumere 5000 nuovi funzionari nelle esangui soprintendenze, in archivi e biblioteche ridotti a lumicino stenta a dare i suoi frutti. Bandito nel

Continua a leggere…

Francesco Erbani, Nel magazzino segreto dove risorge la Roma antica

La storia di Roma antica s’interpreta e, per qualche aspetto, ne viene rivisto il profilo economico e sociale in uno spazioso magazzino con i soffitti ribassati. È un deposito seminterrato, i tubi a vista, grande quasi mille metri quadrati sotto uno dei più chiassosi centri commerciali della capitale. Da un parcheggio si scende lungo una rampa, in fondo spuntano gli accessi per lo scarico merci, sulla destra, invece, ci sono una porta in ferro e accanto una saracinesca. Niente targhette, niente loghi. Anonimato.

Continua a leggere…

Francesco Erbani, La direttrice del Parco “Quel mausoleo sull’Appia disperso nel circolo di tennis”

 L’ULTIMO allarme suona, nell’Appia Antica, a pochi metri dal ristorante dove si pranzava circondati dal Colombario dei liberti di Augusto e per il quale lo Stato si è lasciato sfuggire il diritto di prelazione. Suona per un mausoleo d’età imperiale che si trova dentro un circolo sportivo in via della Caffarella e fa da sfondo a una piscina dove si svolgono ricevimenti: dal manufatto rischia di staccarsi un pezzo. A febbraio, dopo un’ispezione, la direzione del Parco archeologico dell’Appia Antica ha scritto alla proprietaria sollecitando il restauro.

MA non è giunta nessuna risposta. Tanto meno si è avviato un consolidamento. Per cui oggi Rita Paris, direttrice del Parco, invierà una seconda lettera con la quale si ingiunge che, se non

Continua a leggere…

Francesco Erbani, Appia, dai sepolcri alle catacombe ecco i tesori che lo Stato non vuole

 TANTI e molto pregiati sono i pezzi dell’immenso patrimonio dell’Appia Antica in mano a privati. Per lo più invisibili, poco visitabili, difficilmente oggetto di studio, spesso in cattive condizioni, bisognosi di cure e di restauri. Le preoccupazioni per la loro sorte sono di antica data (Antonio Cederna ci si è dannato l’anima per una vita).
Ma ora riemergono dopo l’incredibile vicenda del Colombario dei liberti di Augusto che allietava i frequentatori di un ristorante.
UN parziale passaggio di proprietà avrebbe consentito allo Stato di esercitare il diritto di

Continua a leggere…

Francesco Erbani, MappaNapoli la magnifica ossessione del Professore

La scoperta di un chiostrino quattrocentesco provocò in Italo Ferraro una sensazione di euforia. Euforia che non sembra abituale in lui, almeno da come sommessamente è arredato il suo studio d’architetto, tre stanze ricavate in cima a una scala un po’ arruffate, con il soffitto basso e dove ci si muove a stento.

Tutti davano il chiostrino per distrutto durante i lavori del Risanamento che a fine Ottocento sventrarono il centro antico di Napoli. Lui non si fidava di un’accreditata letteratura e calandosi in un locale caldaia da una finestra

Continua a leggere…

Riletture utili: “Roma disfatta”, di Vezio De Lucia e Francesco Erbani

“i due autori si concentrano sui guasti provocati nell’ultimo ventennio dall’urbanistica liberista asservita alla rendita fondiaria che ha imposto, a fronte di un trend demografico ormai stabilizzato, un continuo aumento del consumo di suolo.”

(…)Roma disfatta, un libro scritto a quattro mani da Vezio De Lucia e Francesco Erbani per i tipi della Castelvecchi, e di cui consigliamo caldamente la lettura. Il testo, sviluppato sotto forma di dialogo tra l’urbanista ed il giornalista, ci restituisce infatti una fotografia della città che è impossibile ignorare, soprattutto per chi ha l’ambizione di provare a ricostruire un insediamento sociale nelle periferie.

Continua a leggere…