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Tag: Forlì

Che c’entra il Cavallo della mostra con il Piazzale del Lavoro?

27 marzo 20212 aprile 2021 Emergenza Cultura

Italia Nostra – Sezione ForlìContinua a leggere…

Il caso Forlì, tante mostre e grandi Musei chiusi da anni

14 agosto 202015 agosto 2020 Emergenza Cultura

di Vittorio Emiliani

La città di Forlì vive da anni una penosa, umiliante contraddizione: ha cioè un grande patrimonio archivistico e museale, dalla preistoria ad oggi, in gran parte però precluso da decenni alla fruizione dei cittadini, dei giovani in specie, e quindi ad una memoria culturalmente operante.

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diritto alla città Firenze lavoro Manlio Lilli musei paesaggio patrimonio culturale Tomaso Montanari tutela Venezia

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«Questo è il bivio: un patrimonio che conferma le narrazioni, lo storytelling del potere, o un patrimonio che nelle mani di chi è senza potere, ma ha conoscenza, può invece davvero cambiare le cose. Io credo che questo sia un libro che serve a mettere nelle mani di chi vuol cambiare il potere del sapere, che è l'unico che permette di cambiare davvero».
«Non è accettabile che si speculi in questo modo su chi lavora nel settore culturale. Non è ammissibile che la mostra più importante dell’anno sia tenuta in piedi da operatori che lavorano con salari molto al di sotto della soglia di povertà».
«Nel frattempo, abbonda nelle bocche di esponenti politici regionali e locali la retorica di Mont’e Prama quale sito "miniera", suscettibile di creare nell’isola un indotto turistico senza precedenti. Come se i "giganti" nuragici, testimonial involontari di interessi economici e personalistici, potessero – a queste condizioni – mettere fine al disastro culturale in atto».
«Comunque la si pensi, sarebbe ora di porre un limite all’uso politico della storia e del patrimonio culturale: se non vogliamo assomigliare a quel totalitarismo putiniano che diciamo di voler combattere in nome dei valori della democrazia».
Martedì 17 maggio alle ore 17.30 Italia Nostra, in collaborazione con Emergenza Cultura, presenta il libro di Maria Pia Guermandi 𝘋𝘦𝘤𝘰𝘭𝘰𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘵𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘰. 𝘓’𝘌𝘶𝘳𝘰𝘱𝘢, 𝘭’𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢 𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢 sulla sua pagina Facebook e sul suo canale YouTube,
«Ma il rischio che le Regioni possano legiferare e amministrare il nostro patrimonio nazionale più prezioso e delicato, ciascuna seguendo la linea della maggioranza politica del momento, senza possibilità dell’ intervento, spesso provvidenziale, del Ministero della Cultura, dovrebbe destare molta preoccupazione».
«Questo tentativo di combinare un’esigenza di strutture sanitarie (da adeguare ai servizi erogati) con la necessità di investire i luoghi della cultura di una funzione altra, non propria, come quella sanitaria, svuota i musei del loro ruolo sociale fondativo e demanda la risoluzione di problematiche e deficit organici in ambedue gli ambienti lavorativi, vittime parimenti di sfruttamento».
«Non dissento dal Wwf solo perché ha nascosto al pubblico questi "dettagli". Lo incolpo di aver dimenticato la sua vera vocazione ambientalistica, evitando di sottolineare i danni drammatici che lo tsunami delle energie prodotte attraverso il sole e il vento, nelle spropositate proporzioni auspicate dai suoi esperti, causerebbe ai paesaggi identitari italiani, alla cultura che in essi si radica, all'economia del turismo, alla biodiversità».
Sei anni fai, in questi giorni, fervevano i preparativi per la manifestazione con cui è nata Emergenza Cultura. Tra i tanti messaggi che scegliemmo di veicolare ce n'era uno che oggi è drammaticamente attuale, più che mai necessario, e che ripetiamo a gran voce.

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