di Tomaso Montanari
«Per vedere cosa c’è sotto il proprio naso occorre un grande sforzo», ha scritto George Orwell. Facciamolo. Sotto il nostro naso c’è una convivenza non breve con il Covid. Continua a leggere “Il nostro vero virus. E la sua cura”
di Tomaso Montanari
«Per vedere cosa c’è sotto il proprio naso occorre un grande sforzo», ha scritto George Orwell. Facciamolo. Sotto il nostro naso c’è una convivenza non breve con il Covid. Continua a leggere “Il nostro vero virus. E la sua cura”
di Marco Dotti
Cultura: «un bisogno vitale in tempo di crisi», un «bene comune essenziale, fonte di resilienza».
Parole più che mai attuali quelle con cui, nel marzo scorso, Ernesto Ottone, direttore generale aggiunto per la cultura dell’Unesco, poneva il tema: la cultura è un bene essenziale o sacrificabile, un bene comune o un bene di mero consumo? Un capitale relazionale o un semplice prodotto?
Continua a leggere “La cultura è un bene di consumo o un bene comune?”
di Maria Naccarato
La retorica su cultura e istruzione (che tanto appassiona e impegna il nostro Bel Paese) ha portato alla riapertura delle librerie in pieno lockdown, precisamente dal 20 aprile 2020. Già allora mi dichiarai contraria a questa decisione, per molteplici ragioni; non è ben chiaro a quale tipo di pubblico si stesse cercando di andare incontro: ancora una volta mi sembrò becera retorica. Continua a leggere “La ricerca umanistica e la pandemia: le biblioteche sono i nostri laboratori”
di Teodoro De Giorgio
Trafugare 970 cimeli autentici della Marcia su Roma del 28 ottobre 1922 non è come trafugarne due o tre. Tanto più se si tratta dei labari (stendardi) dei fasci di combattimento custoditi nei depositi sotterranei dell’Archivio Centrale dello Stato di Roma, l’istituto che conserva la memoria documentale dello Stato unitario, dove – tra le altre rarità – è riposto uno dei tre esemplari della Costituzione repubblicana del 1948 sottoscritti dai padri costituenti.
Continua a leggere “Marcia (di ladri) sull’Archivio Centrale dello Stato”
di Tomaso Montanari
Inaugurando gli Stati Generali al Casino del Bel Respiro ( uno dei capolavori dell’architettura barocca), Giuseppe Conte ha detto di aver scelto quel luogo in “omaggio alla bellezza italiana”, affermando quindi che “nell’ambito di questo progetto rientra anche l’investimento nella ‘bellezza’ del nostro Paese”. Continua a leggere “Salvate gli archivi pubblici, o l’Italia rischia l’Alzheimer”
Roma, 22 maggio 2020
Cari Ministri,
Abbiamo appreso con molto piacere della graduale riapertura di archivi e biblioteche, che deve avvenire nel rispetto e nella tutela della salute di lavoratori e utenti. Tuttavia le regole di accesso, oltre a essere molto differenziate tra un istituto e l’altro, ci appaiono in alcuni casi (come l’Archivio centrale dello Stato e la Biblioteca nazionale di Firenze, nonché alcuni archivi locali) eccessivamente restrittive. Continua a leggere “Coordinamento Giunta Società Storiche: lettera ai ministri Franceschini e Manfredi”
di Luca Valenza
Chi conosce e frequenta le biblioteche sa che sono sfibrate, i lavori da fare si differenziano e moltiplicano e il numero dei bibliotecari che ci lavorano cala parallelamente all’investimento pubblico sui luoghi della cultura. Molte biblioteche lavorano a orario ridotto, altre vengono esternalizzate, altre ancora chiudono definitivamente. Continua a leggere “Bibliotecari resistenti al virus”