Non è tempo libero: i dimenticati della cultura pronti a mobilitarsi

Il mondo della cultura, dimenticato dalla narrazione governativa e dai vari DPCM, non può più stare a guardare. La chiusura a tempo indeterminato di teatri, cinema e musei, l’assenza di ristori per l’associazionismo culturale e per tanti lavoratori del settore, la lunga azione governativa volta a chiudere senza nessun piano per attraversare e superare la crisi, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Diverse realtà del settore culturale, ma anche dell’associazionismo e dello sport di base, riunite sotto lo slogan “Non è tempo libero” si stanno organizzando per scendere in piazza, nell’assoluto rispetto delle norme di sicurezza, entro la metà di dicembre, e per raccogliere più persone possibili i promotori dell’iniziativa hanno creato un canale Telegram per discutere e organizzare i dettagli.

“Sappiamo che il settore è percorso da sentimenti diversi, rabbia, frustrazione, rassegnazione. Ma sappiamo anche che in tante e tanti hanno voglia e bisogno di far sentire la propria voce – spiega Alice Battistella, attivista di Mi Riconosci – in un momento in cui l’ideale è manifestare in piccoli gruppi, abbiamo voluto utilizzare lo strumento del gruppo online per fare in modo che chiunque voglia partecipare a questo percorso lo possa fare fin dai momenti dell’organizzazione. Nei prossimi giorni, dopo averne discusso, annunceremo la data e la lista delle città coinvolte, che ci auguriamo sarà più ricca possibile”.

Per partecipare all’organizzazione della giornata di mobilitazione, questo il link del canale Telegram attivato dalle attiviste e dagli attivisti di Mi Riconosci :

https://t.me/joinchat/AAAAAFiwALKWT-waM0qahA

I promotori spiegano che anche chi non ha dimestichezza con Telegram può partecipare e dare una mano, basta mandare una mail a miriconosci.beniculturali@gmail.com